Pubblicato su Alchimieonline Ottobre 2015.
In questi giorni Unindustria Bologna ha aperto le porte all’annuale incontro FARETE , un “meeting point delle imprese a Bologna” durante il quale è stato dato l’annuncio che a Bologna si cercherà di far crescere 50 startup provenienti da tutta la Penisola, a stretto contatto con una delle scuole di maestranze più prestigiose in Italia ( l’Istituto Tecnico “Aldini Valeriani”). adidas 2017 pas cher Questa partnership si completa con un fondo da 50 milioni di euro destinato proprio alla crescita delle startup incubate dal garage. Acceleratori di idee, luoghi di incontro fra creatori di Startup, questo pare essere il futuro della piccola media impresa. nike free run 3.0 v4 damskie In economia con il termine startup si identifica la “fase iniziale di una nuova impresa, cioè quel periodo nel quale un’organizzazione cerca di rendere redditizia un’idea attraverso processi ripetibili misurabili”. Ne parliamo con Federico Strollo, un brillante trentenne che ha intrapreso la strada dell’innovazione attraverso questo canale creando un servizio che servisse da bussola, da bacino di riorse e strumenti , scambio di esperienze utili per la creazione di una Startup. Adidas buty damskie Bologna Startup : un nome che evoca un potenziale, un progetto innovativo all’interno delle mura bolognesi, me ne parli?(come nasce , quando, chi sono I soci fondatori, quale il tuo ruolo). Sei anche co-fondatore dell’associazione culturale Quadrante, come si sviluppa questa sinergia?
Bologna Startup nasce a luglio del 2012 come Meetup: la mia idea era di replicare un meetup per internet professional a cui ho partecipato spesso durante la mia permanenza ad Oxford. La mission era (ed è ancora) quella di creare occasioni di confronto e di discussione tra professionisti che si occupano di imprenditorialità. Maglie Atlanta Hawks Per quanto riguarda il team, dal 2013 è entrato in Bologna Startup Tommaso Grotto di Kopjra che si è occupato del sito e degli account social ed ha organizzato con me gli incontri sul web marketing; mentre l’anno scorso ci ha dato una grossa mano organizzativa Eleonora, che purtroppo non vive più in Italia. L’Associazione Quadrante è nata invece a febbraio di quest’anno sulla base delle esperienze di Bologna Startup e del Bologna Service Jam 2014: il nome rispecchia la struttura della Associazione con 4 soci che si occupano di aspetti differenti ma comunque collegabili all’imprenditorialità: Valeria Adani (Service Design), Hoang Huynh (UX User Experience), Tommaso Grotto (Legal Tech), e il sottoscritto di aspetti Corporate e Startup.
Dal vostro sito vedo che a partire dal 2013 siete sempre più attivi, con una serie di eventi nei quali coinvolgete esperti provenienti da vari ambiti. asics gel lyte 3 mujer negras Bologna è una città reattiva, che si reinventa, la giunta comunale sta puntando molto ultimamente sull’innovazione ed i nuovi strumenti per creare sviluppo, l’ambito di Bologna Startup si rivolge solo ed esclusivamente al mondo delle attività private ?
Confermo: la giunta comunale a Bologna e in generale la regione Emilia Romagna si sta dimostrando particolarmente attenta all’innovazione. Per quanto riguarda Bologna Startup, ci rivolgiamo all’iniziativa imprenditoriale privata: è una scelta strategica basata sulla convizione di doversi focalizzare sull’uno o sull’altro aspetto (pubblico o privato) avendo logiche e dinamiche diverse. Ciò detto, siamo abbiamo punti di contatto con la PA ed enti partecipati dal pubblico: siamo sul portale EmiliaRomagna Startup e abbiamo organizzato diversi incontri in collaborazione con ASTER. Diverso il discorso per l’Associazione Quadrante, in cui la parte di Service Design è assolutamente aperte al lavoro con la PA, tant’è che stiamo valutando la possibilità di organizzare la Gov Jam qui a Bologna.
Da Febbraio 2015 Bologna Startup utilizza per i propri incontri l’aula interattiva d Working Capital, uno spazio dedicato che la TIM mette a disposizione per progetti come il vostro nel cuore della città , come lo avete ottenuto?
Abbiamo conosciuto gli amministratori di WCAP di fatto subito dopo l’apertura degli spazi a Gennaio 2014: noi cercavamo un locale adatto per la Bologna Service Jam e loro si sono dimostrati interessati e entusiasti dell’iniziativa. Da lì è nata la collaborazione per gli incontri degli ultimi due anni: hanno ritenuti gli incontri in linea con la loro mission formativa per le startup e in 2 anni abbiamo organizzato 24 incontri. asics kayano 21 donna WCAP ha svolto un ruolo importantissimo di catalizzatore di attività e iniziative a Bologna: la collaborazione è stata fondamentale per la nostra crescita e pensiamo di avere anche noi, nel nostro piccolo, contribuito alla loro. Anzi, ringraziamo Marco, Tony, Francesco, Domenico e Federico per il supporto e per la pazienza per i nostri sforamenti di orario.
Come si compone il vostro “pubblico”? Alla fine di ogni incontro cosa/ quali criticità/ domande emergono più di frequente fra i partecipanti? Vi rivolgete ad una platea nazionale ed internazionale?
Il pubblico comprende (aspiranti) imprenditori e professionisti, in particolare dal mondo ICT e legale. Le criticità sono fondamentalmente due: quali passi sono necessari per sviluppare un’idea e come (e dove) trovo finanziamenti. Rispetto al 2012 si nota una maggiore conoscenza degli strumenti imprenditoriali e una diffusione della “cultura di impresa”, mentre aspetti specifici economico/finanziari (di cui mi occupo) e legali sono quelli più richiesti. La platea è anche internazionale: molti ci trovano attraverso la pagina Meetup (tra cui Eleonora, che è stata nostra collaboratrice per 1 anno) e altri attraverso il Professional Networking Group per Internations Bologna di cui sono coordinatore. Stiamo pensando ad eventi in inglese per essere più attrattivi per non italiani.
Quanto la tua personale esperienza in Gran Bretagna ha influito in questo progetto? Quali le differenze fra il concetto di startup che si sta sviluppando recentemente in Italia e quello che hai visto fuori dai confini nazionali?
Possiamo dire che ho semplicemente riportato in Italia quello che ho visto fare su: dal meetup mensile, come accennavo prima, ai workshop formativi organizzati da Startup Britain, lanciata nel maggio 2011 e che provvede supporto a 360 e su tutto il territorio per startupper e imprenditori. new balance 420 damskie szare In UK sono sicuramente più avanti soprattutto nella costruzione dell’ecosistema, con coinvolgimento attivo di Università – soprattutto Cambridge e Oxford – Pubblica Amministrazione e soggetti privati.
Quali prospettive per il futuro dell’innovazione locale/nazionale? Cosa occorre per avere successo Federico?
Domanda da $1,000,000. Adidas Homme Sulle prospettive, direi che domotica, eHelth e stampa 3D siamo i settori con maggiore potenzialità di crescita. Il segreto del successo purtroppo non ce l’ho, – però dalle esperienze delle startup del nostro network direi che ingredienti essenziali siano : la capacità di costruire un team con unità di intenti e con competenze eterogenee; non aver paura di diffondere e di parlare della propria idea, focalizzare gli sforzi su come costruire e implementare il modello di business: l’idea di per se non ha valore e soprattutto, se ancora nelle fasi iniziali del progetto ,non disperdere energie e risorse per bandi e piccoli finanziamenti, gli investitori richiedono concretezza come clienti (paganti) che validano l’dea di business.
Le idee non mancano, il segreto del successo sta nel crederci e nel partecipare e condividere, mettere in rete le diverse esperienze .